
‘Di figlia in figlia’: seminario di movimento emozionale e creativo a cura di Mara Fortuna.
Il nostro corpo è la nostra storia. Non possiamo conoscerci se non impariamo a leggerci, non possiamo conoscere l’altr* se non impariamo ad accoglierl*. Movimento emozionale e creativo significa questo: ricerca, condivisione, espressione.
Oggi, 6 maggio 2023, all’ex Asilo Filangieri, primo laboratorio: il materno, i dipinti di Picasso, Mantegna, Kahlo Lempicka e altri, la musica di Vangelis, Einaudi, Armand Amar. Noi.
Ecco i pensieri di chi vi ha partecipato:
-Stamattina ho scoperto qualcosa di me stessa mentre creavo movimenti, accompagnata dalla musica e ispirata da un quadro.
Quando le altre partecipanti hanno raccontato le sequenze che avevano creato, ho visto che le loro sofferenze erano identiche ad altre che intravedo intorno a me.
Mi sono emozionata nell’eseguirli collettivamente, mi sono sentita parte delle loro emozioni (mi è piaciuto assai sbattere i piedi a terra con M.!).
Mi sono stupita di quanto una semplice camminata potesse dire di me agli altri e di come inaspettatamente mi vedessero come -forse meglio di come- davvero sono.
– Io ho scoperto che nel nostro corpo ci sono i segni del nostro passato e di quanto il linguaggio del corpo sappia dire più delle parole. Guardando l’immagine del dipinto di Picasso ho ricordato il mio passato di figlia e ho liberato i ricordi e le emozioni attraverso il racconto fatto con i movimenti del mio corpo. Mi sono sentita a mia agio. Grazie, Mara ❤️
– Io pur essendo stata bene, ho percepito con maggiore consapevolezza che : uso, abuso, mi copro con il mio corpo ma non so ben governarlo e non ne sono pienamente padrona pur abitandolo da sempre.
Il non essere ” brava” in certi movimenti mi fa un pò male proprio perchè sento l’ impotenza di non essere del tutto ” consapevole” di come dargli la vita che vorrei.
Molto liberatorio, invece, è stato trovare il movimento per interpretare il quadro che ho cercato di riassumere nelle fasi della mia vita più importanti…in attesa di far mio (solo un po’🤣) quel senso di padronanza che mi suggeriva, addirittura, una ragazzina che, nella sua semplicità, aveva avuto uno sguardo acuto e sensibile.
– È stata un’esperienza fantastica, non immaginavo di riuscire a “raccontarmi” con una sequenza di rappresentazioni corporee per descrivere la mia storia di figlia e di madre e ci sono riuscita grazie a Mara che lo ha reso possibile attraverso un laboratorio di movimento emozionale e creativo
Inoltre mi sono arricchita attraverso la memoria dei gesti delle altre principesse che hanno donato al gruppo storie intime ed incantevoli.
– Il laboratorio di oggi è stata un’esperienza nuova per me, che però ho immediatamente riconosciuto come uno spazio ‘sicuro’ dove potere esprimere parti di noi che normalmente tendono ad essere ignorate. Un’esperienza che ho trovato interessante anche grazie alla tua accoglienza garbata.
– In un’atmosfera serena e accogliente, tra altre donne in cammino, ho incontrato mia mamma mentre mi leggeva le fiabe nel caldo di un piumone, nel tepore di una pelle in cui ti puoi sempre rifugiata. Il mio cuore si è sciolto, mi sono abbandonata. E in quell’amore ho trovato, adesso, la forza di alzarmi sulle mie gambe e camminare bella e sicura, mostrarmi nella mia purezza di femmina forte e insieme sensibile.
Con quel sorriso ho potuto aprire porte dietro porte, con quel portamento ho potuto, a mia volta, seminare, a mia volta amare.




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